21 dicembre 2014

Astro eventi: l’Assolutismo del Capricorno



Plutone
e il segno del Capricorno hanno in comune il concetto di “potere”.
Mentre Plutone simboleggia le potenzialità umane, le risorse in senso lato e il potere che esercitiamo l’uno sull’altro, il segno del Capricorno rappresenta un tipo caratteriale dominato dalla freddezza, dalla razionalità e dall’ambizione.
È naturale perciò che il passaggio di Plutone attraverso i 30 gradi del Capricorno corrisponda a periodi storici in cui il potere costituito si esprime al massimo della sua forza, spesso attraverso un dominio spietato sui deboli e uno sfruttamento senza rimorsi di ogni tipo di risorsa.
Generalmente in queste fasi storiche, i poteri forti stringono le maglie del controllo in maniera intollerabile, come se fossero ciechi di fronte all’esasperazione delle masse; nel frattempo nuovi poteri sorgono, ma restando nell’ombra, non tanto per loro volere, quanto per il fatto che il clima astrologico capricorniano favorisce chi sta già in vetta e rende lenta l’affermazione di chi aspira a prendere il posto del vecchio “sovrano assoluto”.

Questi nuovi poteri, che incarnano anch'essi le migliori caratteristiche del Capricorno (serietà, perseveranza, realismo) premono per affermarsi:  iniziano ad alzare la testa, si organizzano, ma non si affermano perchè chi ha in mano lo scettro, con questo Plutone, non può ammettere che la sua posizione di privilegio venga scalfita .
Nel 2011, anno d’inizio della crisi economica globale, Plutone è entrato in Capricorno e, nonostante venti rivoluzionari soffiassero fin da subito su governi ed organizzazioni economiche, politiche e religiose, finora tutti (o quasi tutti) sono ancora al proprio posto.
Per comprendere le dinamiche di questo transito possiamo ricordare che durante il precedente passaggio di Plutone in Capricorno, tra il 1763 e il 1777 in un clima di apparente calma, si prepararono due delle più importanti rivoluzioni del mondo moderno: la Rivoluzione Francese e quella Americana, nella totale inconsapevolezza e resistenza al cambiamento,  sia dei regnanti francesi sia della corona inglese. Così mentre Luigi XVI e Maria Antonietta festeggiavano le loro nozze per poi isolarsi a Versailles, nascevano personaggi dall’ambizione sfrenata, come il futuro imperatore Napoleone Bonaparte o economisti come l’inglese Malthus che, da perfetto Capricorno, mettendo in relazione crescita demografica e scarsità di risorse, teorizzò il controllo delle nascite (dei poveri!) affermando che, in mancanza di un salario di sussistenza non ci si deve sposare, né si possono fare figli.
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