30 giugno 2011

Toro

(21 APRILE - 20 MAGGIO)


Se un giorno vi capitasse (non si sa mai) di finire in prigione, e vi concedessero di sceglievi il compagno di cella, scegliete un Toro: a conti fatti, sia uomo o sia donna, tra tutti i segni è il più piacevole da viverci assieme. L'Ariete aveva l'allegria un pò battagliera della primavera.
Il Toro, primo segno di terra, crede di più in se stesso, sa che i germogli diventeranno fiori e frutti, se ne sta là sdraiato ai margini della prateria, placidamente sazio, ebbro di verde, ha un fiato caldo e zuccherino, pensa a ciò che farà tra poco, quando si alzerà, e probabilmente farà qualcosa di dolcissimo, con lentezza e voluttà... Aprite le prime pagine de "Il giglio nella valle" di Balzac (Toro) e sentirete. Il Toro ha bisogno di amare e di generare. E se nella sua prateria troverà uno Scorpione, saranno felici assieme e avranno molti bambini.

 Il piccolo Toro è un bambino facile, come dice sua mamma. Sa benissimo che non lo trovano molto dotato o brillante, ma non gliene importa niente. Studia. Annuncia in modo candido: "sono ancora il dodicesimo", ma passerà gli esami a giugno. Trascorre molte ore da solo. Non ha bisogno di nessuno. Dategli il modo di trafficare con del legno, con della plastilina. Fategli fare dei tavoli, sempre dei tavoli di legno massiccio. Gli piace aver caldo, meglio ancora, gli piace fabbricare il suo calore con il suo lavoro. Eppoi ha un grande appetito. Dopo averlo accompagnato in pasticceria, la nonna si sentirà sull'orlo della rovina. Bisogna dargli un'educazione classica.
Non ha molta simpatia per le novità, per i razzi interplanetari o per i record. Ma gli piacciono i quattrini e spaccherà da solo il suo salvadanaio per comprarsi qualcosa che ha in mente da molto tempo; poi si rimetterà a lavorare perchè gli diano altri soldini da infilare nel salvadanaio. Ha già paura di "perdere una buona occasione".
Ha anche paura delle proprie collere. A contrario di quelle dell'Ariete e dello Scorpione, sono collere lente, che il Toro vede arrivare, che cerca di frenare ma che lo sommergono; quando lascia una amico, è per sempre, e ne soffre moltissimo. Si consola cantando perchè è innamorato della propria voce, ma la perde spesso perchè prende il raffreddore (va anche soggetto alle tracheiti, alle faringiti) o perchè ha urlato troppo durante la ricreazione; ma è meglio gridare che arrabbiarsi, lui lo sa benissimo. Se fossi in voi lo iscriverei ad una società corale.

Venusiano per eccellenza, l'amore sarà sempre il grande problema della sua vita. Così grande che impiegherà molto tempo a decidere o a dichiararsi. Amore spesso celibatario, ma duraturo: Balzac aspetta per vent'anni la signora Hanska. Amore dionisiaco, amore irresistibile, è anche l'amore più geloso. Ecco la sola vera malattia del Toro: la gelosia del passato.
Ho conosciuto una donna Toro che faceva a pezzi le cravatte dell'uomo che amava e il poveretto aveva un bello spiegarle che qualcuna la aveva comperata da solo... E se il vostro pensiero si sta orientando verso un Toro, badate di scordare il vostro passato amoroso, anche se poco importante, giacchè vi toccherà di raccontarlo cento volte, e se per caso vi capiterà di imbrogliarvi su un particolare, il vostro futuro marito furente vi dirà "lo vedi che menti!"
Vi accorgerete però, cosa strana, che il Toro ha bisogno della sua gelosia retrospettiva. E' uno degli alimenti che gli piace ruminare, e più rumina il vostro passato, più lo inventa, più va a cercare lontano, più vi ama. Quanto alle scene al ristorante del tipo più idiota ("ho notato benissimo chi stai guardando con tanto interesse"), i tori uomini e donne ne sono addirittura maniaci. Ma pazienza. La gelosia è in questo caso il rovescio della costanza, che non ha prezzo.

Quanto a lei, affascinante ragazzina, non soltanto bisogna sposarla subito (anche se dirà di no, vuole aspettare, Afrodite coronata di fiori sorride, sorride...) ma portarla spesso in campagna e addirittura viverci con lei, se possibile. E' una fattoressa nata. Con lei, la terra "rende", in paese le vogliono tutti bene, invita gli amici ogni settimana, non per parlare e nemmeno per divertirsi, ma perché apprezzano la sua cucina. Poi li porta sotto un albero, vuole dormire e veder dormire. Il suo sogno segreto: avere un piccolo ristorante sulle rive di un fiume, ascoltare la fisarmonica nelle ore calde, e la canzone del registratore di cassa... Il denaro, che consolazione! Ecco quel che dice un Toro deluso o stanco d'amore. Ha una scusa: la sua passione per il lavoro.
Lavora come un cottimista oscuro. Morirà sotto il giogo, geloso della facilità del successo degli altri, furioso di non aver potuto tracciare il suo ultimo solco. Come impiegato, sarà troppo schiavo. Come capo, ha spesso pretese inumane: ma riesce a comunicare a tutti la sua angoscia per il piano quinquennale.
Guardate che cosa fanno due Tori che lavorano assieme. Giono e Fernandel: un film intitolato "Creso". Ah, quei sogni di vacche grasse! E questa trasformazione animale del lavoro in oro! Lo sentite il fruscio delle carte sotto il soffio di Balzac, la notte, e tutt'attorno il rotolare di carrozze lussuose, l'arredamento fastoso, i tappezzieri che inchiodano, i creditori che brontolano, i fallimenti del profumiere Birotteau, la mano adunca di Goriot che muore, e la penna di Balzac continua a scorrere, diciassette ore al giorno, bisogna che la signora Hanska abbia una bella casa, in rue Fortunèe naturalmente (oggi via Balzac), bisogna che ogni nota del canto creatore frutti qualcosa, bisogna che la terra "renda", bisogna Avere, o morire.

Lancio una sfida agli esperti in statistica: si troverà un nettissimo valore Toro in tutti coloro che cantano o compongono canzoni. Provo persino un po’ di pudore ad elencare Brahms e Wagner, Verdi e Faurè: che la melodia sia sottile o popolare, ampia e generosa, elegiaca o selvaggia, posso elencare alla rinfusa Caruso, Massenet, Puccini, Strauss... e mi fermo. Si direbbe che invento. A dir la verità non vedo mezzo migliore per far uscire un Toro di casa: un biglietto per l'opera o per il music-hall. E se volete farlo impazzire d'invidia, segnalategli quell'asta di disegni di Morandi, domani sera. Farà i suoi conti e forse ci andrà davvero a quell'asta, con gli occhi lucenti... Se torna a testa bassa, signora, accarezzategli il collo. In fondo ai suoi occhi buoni si nasconde una lacrima. E' una lacrima nobile.

(da "LO ZODIACO" di F.Regis-Bastide)

Nessun commento:

Posta un commento

Potrebbero interessarti anche:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...